NOSSAS REDES

MUNDO

A Milano con la Francia in palio il primo posto del girone. Spalletti: “Noi come Gigi Riva, facciamo vedere le nostre qualità in campo senza troppe chiacchiere”

PUBLICADO

em

Icon: Mercado do Futebol

L’obiettivo è stato raggiunto ancor prima dell’ultimo giro di pista, adesso bisogna solo mantenere il vantaggio per tagliare per primi il traguardo. Tornata da Bruxelles con la qualificazione ai quarti di Nations League in valigia, domani sera (ore 20.45, diretta su Rai 1 – arbitra lo sloveno Vincic) la Nazionale affronterà la Francia per difendere il primato in classifica: agli Azzurri basterà un pari o anche perdere con un solo gol di scarto in virtù del successo per 3-1 dello scorso 6 settembre a Parigi. Il risultato avrà il suo peso, visto che il primo posto del girone permetterebbe all’Italia, già testa di serie al sorteggio delle qualificazioni mondiali, di presentarsi in prima fascia anche al sorteggio per gli accoppiamenti dei quarti di finale di Nations League in programma il prossimo 22 novembre a Nyon. Significherebbe pescare dall’urna una delle seconde degli altri tre gironi, rendendo di fatto più agevole il cammino verso le Finals di giugno.

“Alla Francia – ha dichiarato Luciano Spalletti in conferenza stampa dopo aver ringraziato la dirigenza dell’Inter per aver ospitato la Nazionale alla Pinetina – verrà facile tentare di vincere la partita, noi potremmo fare qualche riflessione in più, ma sono sicuro che faremo la partita che dobbiamo fare per dedicarla a tutte quelle persone che ci vogliono bene. Il pareggio può venir fuori solo dalla contemporanea mancata vittoria delle due squadre”. “È perfetto giocarsi la partita di domani con questi risultati e questa classifica – ha aggiunto nell’intervista rilasciata a Vivo Azzurro TV – poi è chiaro che ci sarà da fare uno sforzo superiore contro un’avversaria dalle enormi potenzialità”.



Giovedì a Bruxelles l’Italia ha conquistato il quarto successo nelle ultime cinque gare e tutto lascia pensare che, senza l’espulsione di Pellegrini nel match dell’Olimpico con i Diavoli Rossi, avrebbe fatto percorso netto. Ma, al di là dei risultati, a fotografare la rinascita della Nazionale dopo l’Europeo è una squadra che in campo diverte e si diverte. Anche grazie ad un centrocampo tecnico e rotante, che non dà punti di riferimento agli avversari: “Ormai bisogna saper intuire gli spazi che si vengono a creare, bisogna andare a giocare in spazi più stretti ed essere più bravi a tenere palla nell’angusto. Quando vedo giocare il Real Madrid, il Manchester City e il Barcellona mi sembra che la loro dote migliore sia fare bene ripetutamente le cose normali. Resta anche la giocata del campione, ma nelle grandi squadre vedo la cadenza delle cose fatte con normalità”.

SPAZIO A KEAN. Ancora una volta gli Azzurri torneranno in campo a soli tre giorni di distanza dalla prima gara, ma il Ct non sembra orientato a fare troppi cambi: “L’intenzione è mantenere il telaio della partita precedente. L’affaticamento è spesso mentale, è più difficile che sia muscolare. Quando i calciatori riescono a fare buone partite, l’affaticamento si riesce a smaltire più facilmente. Sono convinto che oggi vedremo un allenamento dove la palla viaggerà forte”. Dopo aver giocato l’ultimo spezzone di gara a Bruxelles, Moise Kean potrebbe trovare spazio dal primo minuto: “A me è piaciuto come è entrato in campo. È possibile che sia della partita perché è in grandissima condizione: fa reparto da solo, è bravo a tenere la palla addosso e anche ad attaccare in spazi larghi”.

Imagem do artigo:A Milano con la Francia in palio il primo posto del girone. Spalletti: “Noi come Gigi Riva, facciamo vedere le nostre qualità in campo senza troppe chiacchiere"

PIENO DI AFFETTO. Si giocherà in uno stadio ‘Meazza’ tutto esaurito, una spinta in più per una Nazionale che nel maggio del 1910 a Milano disputò la prima gara della sua storia proprio contro la Francia (6-2 il risultato con tripletta di Lana e reti di Fossati, Rizzi e Debernardi): “Sapere che domani lo stadio sarà pieno e che l’altra sera, giocando in concomitanza con Sinner, ci hanno seguito 7 milioni di telespettatori ci impone un impegno profondo, che dovremo far vedere nello sviluppo della partita”. E a proposito di Sinner, che lo scorso marzo aveva paragonato a Chiesa, per il Ct è meglio evitare nuovi accostamenti. Anche se nel gruppo azzurro c’è un calciatore che ha qualcosa in comune con il numero uno del tennis mondiale: “Maldini mi dà l’impressione di avere il colpo facile, di avere l’eleganza dentro la sostanza”.

VENTESIMA PANCHINA AZZURRA. Quella di domani sarà la ventesima partita da commissario tecnico per Luciano Spalletti. Il bilancio è di 11 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte, una delle quali davvero difficili da dimenticare: “Penso che si sia sbagliata una partita, quella con la Svizzera. Ed è una cosa che mi porto dietro perché mi reputo molto responsabile di quella sconfitta lì. Dopo abbiamo cercato di fare cose differenti e qualcuna l’abbiamo fatta in maniera corretta. Ma quella sconfitta non me la fa dimenticare niente e nessuno, neanche una qualificazione al Mondiale. Per certi versi fa bene anche portartela un po’ dietro, bisogna ricordarsi che se non fai le cose per bene la sassata è sempre dietro l’angolo”.

GIGI RIVA COME MODELLO. Nel prepartita di Italia-Francia la Federazione celebrerà Gigi Riva, il campionissimo azzurro che lo scorso 7 novembre avrebbe compiuto 80 anni: “È un simbolo a cui fare molta attenzione – ha sottolineato Spalletti – lui con le sue poche parole determinava molto sul campo e anche noi, come stiamo facendo, dobbiamo far vedere le nostre qualità senza chiacchierare molto. ‘Rombo di Tuono’ è un soprannome perfetto: faceva rumore il suo silenzio, mentre quando giocava tirava quelle cannonate che facevano parlare di lui”.

DONNARUMMA. Tornerà in quello che è stato il suo stadio ai tempi del Milan Gigio Donnarumma, che proprio con la Francia il 1° settembre 2016 fece il suo esordio in Nazionale subentrando a Gigi Buffon e diventando il più giovane portiere ad aver vestito la maglia azzurra: “Domani sarà una partita speciale – le sue parole in conferenza stampa – tornare a San Siro sarà emozionante. Ci sarà un’atmosfera incredibile anche per merito nostro, che siamo riusciti a tirare fuori emozioni a tutti gli italiani. Non vediamo l’ora di affrontare una grande partita davanti a tantissimi tifosi. Vogliamo giocare un bel calcio, soffrendo quando ci sarà da soffrire e dimostrando l’amore per questa maglia”. Non ci sarà la sfida nella sfida con Mbappé, suo ex compagno di squadra al Paris Saint Germain: “Se ci fosse stato, Kylian ci avrebbe potuto dare un gran fastidio, ma hanno tanti altri giocatori forti e con grande gamba che ci possono creare problemi. Hanno un po’ di assenze, ma conosciamo le qualità dei sostituti. Non hanno fatto risultato nell’ultima partita e saranno ancora più arrabbiati, considerando anche la nostra vittoria in casa loro. Troveremo una Francia aggressiva, che avrà voglia di rifarsi”.

Imagem do artigo:A Milano con la Francia in palio il primo posto del girone. Spalletti: “Noi come Gigi Riva, facciamo vedere le nostre qualità in campo senza troppe chiacchiere"

Dopo aver subito gol nelle ultime otto partite, giovedì a Bruxelles l’Italia è tornata a mantenere la porta inviolata. Merito anche del portierone azzurro, decisivo nella ripresa con le parate su Trossard e Openda: “All’Europeo quando finiva la partita e tornavo in albergo ero lì a pensare che facevamo fatica a palleggiare e che quando l’avversario attaccava sembrava sempre poter farci male. Già dalla partita in Francia si è vista la compattezza della squadra, ora fanno fatica a segnarci. Poi i gol si possono prendere quando affronti squadre forti, ma si vede quella voglia di aggredire l’avversario e difendere tutti insieme. Credo che questo ci porterà a fare risultati molto importanti”. La svolta è arrivata a settembre, quando si è vista una Nazionale rigenerata dopo la delusione per l’Europeo: “La differenza la sta facendo il gruppo, oltre a tutto quello che stanno facendo l’allenatore e lo staff. Il Ct ha trovato la quadratura giusta, la medicina per far sì che dopo la delusione per l’Europeo l’Italia tornasse a fare l’Italia. Il difficile è continuare con le prestazioni, dobbiamo continuare a lavorare, migliorare, divertirci e far divertire la gente. Questo è un gruppo sano, sto rivedendo lo spirito dell’Europeo del 2021”.

Vigilia di Italia-Francia: la rifinitura degli Azzurri al Centro Sportivo Angelo Moratti

Imagem do artigo:A Milano con la Francia in palio il primo posto del girone. Spalletti: “Noi come Gigi Riva, facciamo vedere le nostre qualità in campo senza troppe chiacchiere"
Imagem do artigo:A Milano con la Francia in palio il primo posto del girone. Spalletti: “Noi come Gigi Riva, facciamo vedere le nostre qualità in campo senza troppe chiacchiere"
Imagem do artigo:A Milano con la Francia in palio il primo posto del girone. Spalletti: “Noi come Gigi Riva, facciamo vedere le nostre qualità in campo senza troppe chiacchiere"
Imagem do artigo:A Milano con la Francia in palio il primo posto del girone. Spalletti: “Noi come Gigi Riva, facciamo vedere le nostre qualità in campo senza troppe chiacchiere"

IL PROGRAMMA DELLA NAZIONALE

Saiba mais sobre o veículo

Leia Mais

Advertisement
Comentários

Warning: Undefined variable $user_ID in /home/u824415267/domains/acre.com.br/public_html/wp-content/themes/zox-news/comments.php on line 48

You must be logged in to post a comment Login

Comente aqui

MUNDO

Por que Trump pausou as tarifas do Canadá, México? Dentro de 24 horas de caos | Donald Trump News

PUBLICADO

em

Por que Trump pausou as tarifas do Canadá, México? Dentro de 24 horas de caos | Donald Trump News

Presidente dos Estados Unidos Donald Trump anunciado que ele “pausaria imediatamente” as tarifas no México e no Canadá por 30 dias depois de falar com seus líderes na segunda -feira.

No entanto, uma tarifa de 10 % em todas as exportações da China entra em vigor na terça -feira.

Então, o que levou a essa decisão e por que a pausa foi anunciada?

O que aconteceu entre os EUA, Canadá, México e China?

Em 1º de fevereiro, Trump assinou ordens executivas que impõem tarifas de 25 % no México e no Canadá, com uma isenção parcial para as exportações de energia e petróleo canadense e uma tarifa de 10 % na China.

Trump também falou contra o alto déficit comercial de mercadorias com os três países que juntos estão em mais de US $ 480 bilhões. China, México e Canadá representaram coletivamente mais de 40 % das importações americanas de mercadorias no ano passado, com US $ 1,2 trilhão.

Ele disse que essas tarifas permaneceriam em vigor até que os países tomassem medidas para conter o fluxo de migrantes e drogas, particularmente fentanil, nos EUA. As tarifas arriscaram aumentar o custo dos bens on -line e levaram a incerteza global do mercado sobre o risco de uma nítida desaceleração no crescimento global.

No entanto, na segunda-feira, os líderes do México e do Canadá fizeram acordos de última hora, fazendo uma pausa nas tarifas iminentes.

O presidente do México, Claudia Sheinbaum, anunciou a implantação de 10.000 oficiais da Guarda Nacional na fronteira para conter o tráfico de drogas e os migrantes nos EUA depois de falar com Trump.

O primeiro-ministro canadense Justin Trudeau também recebeu duas ligações com Trump, após o que anunciou uma pausa de 30 dias nas tarifas dos EUA. Em troca, o Canadá concordou em enviar forças para a fronteira para combater o tráfico de drogas e a migração sem documentos, conforme exigido pelo novo governo dos EUA.

Enquanto isso, a tarifa de 10 % que Trump imposta à China entrou em vigor às 12h01 EST (05:01 GMT) na terça -feira.

A China impôs tarifas de retaliação a uma variedade de produtos e produtos dos EUA, incluindo uma cobrança de 15 % sobre as importações de carvão e gás natural liquefeito (GNL). Pequim também deu um tapa em 10 % de tarifas sobre importações de petróleo e equipamentos agrícolas.

Em meio à guerra tarifária, Trump disse que pretende falar com o presidente chinês Xi Jinping nos próximos dias.

Por que Trump decidiu pausar as tarifas?

Segundo especialistas, o objetivo principal das tarifas era “atingir estrategicamente os objetivos da política externa e da política doméstica de Trump, e isso era parar o fluxo da droga ilegal fentanil Nos Estados Unidos ”, Kymberly Halkett, da Al Jazeera, relatou na Casa Branca.

“Você precisa se lembrar de fentanil é responsável por aproximadamente 70.000 mortes por overdose nos EUA a cada ano. Embora muita atenção tenha sido focada no México e na fronteira sul, as autoridades dos EUA também identificaram o Canadá e a fronteira norte como pontos -chave de entrada para a droga ”, acrescentou Halkett.

De acordo com um relatório do The New York Times, em 2024, agentes alfandegários e de proteção de fronteiras dos EUA apreenderam aproximadamente 19 kg (42 libras) de fentanil na fronteira norte, um forte contraste com os quase 9.600 kg (21.164 libras) interceptados nos EUA- Fronteira do México, onde os cartéis produzem em massa a droga.

O professor de economia da Universidade McGill do Canadá, Julian Karaguesian, sugere que essa disputa pode não terminar.

“É possível que o presidente Trump esteja apenas tentando não apenas fazer um show, mas também cumprir uma promessa de campanha e criar uma enxurrada de atividade para mostrar sua base e mostrar ao público americano em geral que ele não está apenas cumprindo suas promessas de campanha, mas ele é fazendo isso com preconceito extremo ”, disse Karaguesian.

O que vem a seguir para a China?

Trump criticou repetidamente a China por permitir que o fentanil inundasse nos EUA, acusando Pequim de não fazer o suficiente para conter o suprimento de fentanil falsificado e real.

A China chamou a crise de fentanil de “problema da América”.

“A China é um dos países mais difíceis do mundo em contra-narcóticos, tanto em termos de política quanto sua implementação. Fentanil é um problema para os EUA. No espírito da humanidade e da boa vontade, a China apoiou a resposta dos EUA a esse problema ”, disse um porta -voz do Ministério das Relações Exteriores chinês em um comunicado na terça -feira.

“É importante lembrar que a RPC (República Popular da China) já estava enfrentando tarifas impostas pelo governo Trump durante seu primeiro mandato, e o governo Biden nunca os removeu. Essas novas tarifas chegam ao topo dessas medidas existentes ”, disse Ja Ian Chong, da Universidade Nacional de Cingapura, à Al Jazeera.

“Até agora, a China respondeu relativamente calmamente, sugerindo que uma tarifa de 10 % é algo que eles podem suportar. Enquanto a economia da RPC diminuiu, eles estão trabalhando para diversificar em outros mercados e aumentar o consumo doméstico. Teremos que ver como essa estratégia se desenrola ”, acrescentou.

Durante seu primeiro mandato em 2018, Trump lançou uma feroz guerra comercial de dois anos com a China, impondo tarifas de tit-for-tat a cerca de US $ 50 bilhões em importações chinesas.

“Temos um tremendo problema de roubo de propriedade intelectual”, disse Trump em 2018. “Isso nos tornará uma nação muito mais forte e muito mais rica”.

Para encerrar essa guerra comercial, A China concordou em 2020 Para aumentar suas compras anuais de mercadorias americanas em US $ 200 bilhões, mas o plano foi interrompido pela pandemia Covid-19, e o déficit comercial anual de Washington com a China permaneceu acima de US $ 300 bilhões, de acordo com dados alfandegários chineses divulgados no mês passado.

A China, a segunda maior economia do mundo, diz que a “caminhada tarifária unilateral” dos EUA “viola seriamente as regras da Organização Mundial do Comércio”. Também lançou uma investigação anti-monopólio no Google e impôs controles sobre as exportações de terras raras cruciais para a fabricação de semicondutores.

Trump fala na Trump Tower em Nova York (arquivo: David Dee Delgado/Reuters)

O que acontece nos próximos 30 dias?

Ainda não está bem claro. Mas analistas dizem que o governo Trump provavelmente realizaria negociações com o México nos próximos 30 dias.

“A grande preocupação com Donald Trump é o fluxo de fentanil de substância ilegal, bem como a imigração ilegal para os Estados Unidos, algo que o presidente dos EUA já abordou por meio de uma ordem executiva”, disse Halkett da Al Jazeera.

O correspondente da Al Jazeera disse que as autoridades americanas negociarão o déficit comercial com o México no próximo mês. O déficit comercial dos EUA com o México é de mais de US $ 100 bilhões.

Na fronteira norte, Trump disse que ficou muito satisfeito com o resultado das negociações, mas também estava procurando um “acordo econômico final”.

“Estou muito satisfeito com esse resultado inicial, e as tarifas anunciadas no sábado serão interrompidas por um período de 30 dias para verificar se um acordo econômico final com o Canadá pode ou não ser estruturado”, postou Trump nas mídias sociais. “Justiça para todos!”

Trump também manifestou interesse em o Canadá se tornar o 51º estado dos EUA, uma noção de que Trudeau rejeitou.

(Combo) Esta combinação de fotos criadas em 03 de fevereiro de 2025 mostra o primeiro -ministro do Canadá, Justin Trudeau, no Rio de Janeiro, Brasil, em 19 de novembro de 2024 e o presidente dos EUA Donald Trump na Base Joint Andrews em Maryland em 2 de fevereiro de 2025. Presidente dos EUA Donald Trump disse que havia falado em 3 de fevereiro de 2025, com o primeiro -ministro Justin Trudeau sobre as tarifas punitivas que ele cobrou no Canadá, acrescentando que eles conversariam novamente no final do dia. (Foto de Mauro Pimentel e Jim Watson / AFP)
O primeiro -ministro do Canadá, Justin Trudeau, e o presidente dos EUA, Donald Trump (Mauro Pimentel/AFP)

Na segunda -feira, o Canadá também fez anúncios importantes.

“O Canadá concordou em nomear cartéis de drogas mexicanos como organizações terroristas. Vamos nomear um czar de fentanil como resultado da conversa entre o primeiro -ministro Trudeau e o presidente Trump. Há a criação de uma força-tarefa de greve conjunta do Canadá-EUA para combater o crime organizado ”, disse o professor de economia da Universidade McGill do Canadá, Julian Karaguesian.

“Embora esses compromissos do Canadá tenham conseguido obter um atraso de um mês na imposição de tarifas”, disse Karaguesian, “eu pessoalmente não acredito que este seja o fim da história”.

//platform.twitter.com/widgets.js



Leia Mais: Aljazeera

Continue lendo

MUNDO

Negócio submarino da Índia-Alemanha: O que está em jogo para a Rússia?

PUBLICADO

em

Negócio submarino da Índia-Alemanha: O que está em jogo para a Rússia?

O Thyssenkrupp da Alemanha construirá seis submarinos para a Marinha Indiana, juntamente com seu parceiro indiano. No entanto, o acordo não é necessariamente um sinal de que Nova Délhi encerrará sua dependência do setor de defesa da Rússia.



Leia Mais: Dw

Continue lendo

MUNDO

Smartphones chineses invadem mercado brasileiro – 04/02/2025 – Mercado

PUBLICADO

em

Smartphones chineses invadem mercado brasileiro - 04/02/2025 - Mercado

Paulo Passos, Gustavo Soares

Ávidas por um dos maiores mercados de smartphones do mundo, as fabricantes chinesas desembarcam de vez no Brasil. Das 5 principais marcas do país asiático, 3 montaram operação comercial aqui e uma tem previsão de chegada nos próximos meses.

A mais recente estreante foi a Honor, antiga subsidiária da Huawei, que lançou seus produtos no final de janeiro. Ela se junta à Oppo, que chegou em 2022, e à Xiaomi, cuja operação se iniciou em 2015, foi desativada, e retornou de vez em 2019.

A próxima na lista será a Vivo, não a operadora, mas a fabricante de smartphones, que deve lançar seus aparelhos no país também neste ano. Dona de cerca de 17% do gigante mercado chinês, ela estuda há pelo menos quatro anos a chegada ao Brasil. O desembarque foi adiado, entre outros motivos, por causa da disputa pelo uso da marca com a operadora de mesmo nome.

A Vivo chinesa se internacionalizou nos últimos anos com alto investimento, que incluiu o patrocínio às Copas do Mundo de 2018 e 2022, e das Eurocopas de 2020 e 2024.

A Folha apurou que a fabricante tentou um acordo com a operadora de mesmo nome para conseguir registrar a sua marca global no país, mas não obteve um aceno positivo. Questionada pela reportagem, a Telefónica informou que “a empresa de telecomunicações Vivo é a marca do Grupo Telefónica no Brasil e única detentora dos direitos de uso comerciais no país”.

Por isso, a empresa chinesa lançará seus aparelhos com outro nome. Uma alternativa é usar Jovi, uma das linhas de produtos da empresa. Além dessa, a companhia registrou no Inpi, órgão do governo federal para registro de propriedade intelectual, as marcas iQOO e Nex, que batizam outras linhas de telefones do grupo.

Das principais marcas chinesas, só a Huawei ainda não comercializa seus celulares no país. O grupo disse à Folha estar “avaliando a questão”. Por enquanto, vende no país smartwatches, fones de ouvido e roteadores.

Na disputa pelo mercado local, os chineses têm planos de fabricar no Brasil. É o caso da Oppo, que anunciou parceria com a Multi em 2024. Já a Positivo fechou um acordo em 2021 para produzir a linha Infinix, da marca Transsion, também da China e maior vendedora de smartphones na África.

A Xiaomi, por enquanto, só importa e distribui os aparelhos por meio da distribuidora DL, embora tenha sinalizado o interesse de produzir no país. A Honor informou que, por enquanto, só trabalhará com importados.

“O movimento costuma ser o de chegar, testar o tamanho do mercado e depois, se for interessante, fabricar localmente”, afirma o consultor e especialista em tecnologia In Hsieh.

Segundo a plataforma de dados Statista, o mercado brasileiro está entre os cinco maiores do mundo. É também um dos mais concentrados, com quatro empresas dominando as vendas —Samsung (cerca de 38%), Motorola (23,6%), Xiaomi (19,2%) e Apple (10%), segundo informações da StatCounter.

No mundo, segundo dados da IDC (International Data Group), que analisa mercados de tecnologia e telecomunicações, as líderes globais em vendas no quarto trimestre de 2024 foram Apple (23,2%), Samsung (15,6%), Xiaomi (12,9%), Transsion (8,2%) e Vivo (8,2%).

Na China, exista uma grande disputa pela liderança nas vendas, com divisão equilibrada entre Apple (17,4%), Vivo (17,2%), Huawei (16,2%), Xiaomi (16%), Honor (13,7%) e Oppo (13,7%).

Há uma tendência dessas empresas tentarem replicar em outros mercados essa competição acirrada, analisa Daniel Lau, executivo especializado em China e conselheiro de empresas do país. “Há pelo menos cinco anos, as principais fabricantes têm aumentado a presença na América Latina”, relata.

A Xiaomi e a Oppo são conhecidas no mercado brasileiro por modelos de entrada, menos potentes e mais acessíveis, embora a primeira tenha arriscado mais com alguns lançamentos recentes, como o Xiaomi 14T, que compete com a linha Galaxy S da Samsung.

Já a Honor veio com uma proposta entre o intermediário e o premium. Lançou o topo de linha Magic6 Lite e o dobrável ultrafino Magic V3. A Vivo é conhecida por oferecer dispositivos sofisticados.

“As marcas chinesas têm preço acessíveis e produtos de tecnologia muito avançada, com alto acabamento, design e câmera potente”, afirma In Hsieh.

A primeira das grandes fabricantes a montar operação comercial no Brasil foi a Xiaomi, em 2015. Associada à B2W Digital, que fazia parte do grupo da Lojas Americanas, ela ficou pouco mais de um ano no país, e só voltou em 2019.

A entrada de concorrentes irá beneficiar o consumidor final, segundo Luciano Barbosa, head de operações da DL, responsável pela Xiaomi no Brasil. “Chegar é uma coisa, mas entender o Brasil é completamente diferente. Este ano e 2026 serão muito importantes para validar a estratégia de cada uma dessas marcas no país”, disse.

O responsável pela operação da Honor no Brasil, Eduardo Garcia, afirma que o mercado local é concentrado, com quase 80% das vendas concentradas em dois fabricantes. Ele vê espaço para novas marcas competirem.

“Vai ficar mais parecido com o resto do mundo”, analisa. “Lá fora, na Europa, Ásia e outras regiões, cada um tem 20%, 21%”.



Leia Mais: Folha

Continue lendo

MAIS LIDAS